Steve Jobs, l’uomo che ha rivoluzionato il mondo della tecnologia e della comunicazione, non voleva che i suoi figli usassero iPhone e iPad. Paradossalmente l’uso di questi dispositivi era limitato al massimo nella sua abitazione. In un’intervista rilasciata al New York Times del 2010 Steve Jobs ammette candidamente a proposito dell’uso di strumenti tecnologici dei figli: “Non li conoscono. Dobbiamo limitare l’uso della tecnologia dentro casa da parte dei nostri bambini”.

Una scelta condivisa anche da Evan Williams, fondatore di Twitter, il quale preferisce riempire le stanze dei figli con libri piuttosto che con pc, smartphone e tablet. E così anche Chris Anderson, ex direttore del magazine Wired e coofondatore di Robotica 3D, che conosce i pericoli della tecnologia, di cui si può diventare schiavi: “Li ho vissuti sulla mia pelle e non voglio che accada lo stesso ai miei figli”.

In effetti questi guru conoscono bene quali pericoli nascondono le nuove tecnologie, che ci spingono ad avere posture sbagliate, tant’è vero che stanno nascendo nuove patologie legate proprio all’utilizzo eccessivo di strumenti tecnologici.

Inoltre poche persone sanno che diversi dispositivi mobili all’interno di una casa scatenano una tempesta elettromagnetica, che a lungo andare può provocare malattie come stress, ansia, disturbi del sonno e addirittura problemi legati alla fertilità e tumori.