Alzheimer

AlzheimerE’ da anni che si lavora a un vaccino per l’Alzheimer. D’altronde allo stato attuale della ricerca medica questa patologia neurodegenerativa non risulta curabile in quanto i farmaci utilizzati nel trattamento risultano scarsamente efficaci.

Tuttavia stando a uno studio condotto dalla Flinders University di Adelaide, in Australia entro il 2018 dovrebbe sperimentarsi un vaccino sull’uomo. Il vaccino dovrebbe permettere al sistema immunitario di andare ad eliminare le proteine beta-amiloidi che si accumulano nel cervello danneggiando i neuroni.

Il trattamento dovrà essere somministrato nelle fasi iniziali della malattia per essere efficace. In tal senso Nikolai Petrovsky, leader del team di ricerca ha spiegato che il vaccino potrà essere somministrato: “a tutti i pazienti che hanno superato i 50 anni, in modo da immunizzarli prima che insorga la malattia”. D’altronde l’Alzheimer può considerarsi una emergenza a livello mondiale: sono 25 milioni le persone che convivono con questa malattia in attesa di una cura.

Il vaccino, se la sperimentazione avrà esito positivo, potrebbe essere disponibile entro 4 o 5 anni. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature.

Leggi anche: Alzheimer, declino facoltà mentali non è inesorabile

Cos’è l’Alzheimer (Cenni)

E’ una patologia neurodegenerativa che è stata descritta per la prima volta nel 1906, dallo psichiatra e neuropatologo tedesco Alois Alzheimer. Tale malattia comporta il progressivo danneggiamento dell’ippocampo, un’area del cervello associata all’apprendimento. La perdita di memoria rappresenta il primo sintomo relativo al morbo.