Dopo Lazio-Juventus 0-2 la panchina di Pioli continua a traballare e a scricchiolare sempre più pericolosamente. Un’emorragia di sconfitte senza freni, poco gioco, risultati sempre più negativi. La Lazio brillante e frizzante dell’anno scorso si è smarrita. Ma forse il peccato originale della società è stato di non aver capito che la squadra l’anno scorso andò ben oltre le proprie possibilità e andava rinforzata meglio.

Il capro espiatorio è Pioli, che indubbiamente ha le sue colpe. Svogliata, abulica, impotente: così è apparsa la Lazio al cospetto della Juve. Si addensano nubi minacciose sul capo di Pioli. Se dovesse saltare spunta l’ipotesi-Lippi, presente ieri all’Olimpico. E’ il sogno di Lotito.

In alternativa si parla di Yakin, ex tecnico del Basilea con una buona esperienza internazionale. Ultimamente è spuntato anche il nome di Mazzarri, silurato l’anno scorso dall’Inter ed in cerca di un impiego. La soluzione interna low cost porterebbe a Simone Inzaghi, allenatore della Primavera. Oppure c’è la pista che porta a Brocchi.

La situazione è critica per Pioli, che come ultima spiaggia avrà a disposizione due partite, Inter e Sampdoria, per provare a salvare la panchina ed invertire una tendenza finora assolutamente negativa.