La Guardia di Finanza di Biella ha scoperto un giro d’affari legato al mondo delle pompe funebri, che assumevano lavoratori a nero per risparmiare sulla previdenza e sull’assicurazione. Almeno 80 gli indagati. Perno di questa truffa erano due aziende, che di fatto “affittavano” portantini e lavoratori completamente a nero alle imprese di pompe funebri.

L’operazione, denominata “Staff leasing”, ha portato alla luce una pratica illecita che andava avanti da anni. Nata a Biella, si stava rapidamente estendendo anche ad altre città limitrofe come Vercelli, Novara, Torino, Varese, Verbania, Pavia, Milano, Asti, Massa ed Alessandria.

Le società in questione non solo offrivano i loro servizi di sepolture ai clienti, ma si proponevano anche come agenzie interinali, pur non essendo iscritte all’Albo Informatico delle Agenzie del Lavoro istituito presso il Ministero del Lavoro. I lavoratori quindi non avevano alcuna assistenza previdenziale né assistenziale.

Durante la perquisizione degli uffici gli uomini delle Fiamme Gialle hanno trovato, in un armadio ben nascosto, un quaderno contabile dove erano riportati il numero di portantini impiegati e le imprese di pompe funebri committenti. La Guardia di Finanza ha calcolato che è stata evasa l’IVA per circa 200mila euro, mentre le sanzioni potrebbero ammontare fino a 2 milioni di euro.