I ricercatori americani della Stanford University hanno sviluppato una nuova pelle di plastica assolutamente rivoluzionaria, che potrebbe cambiare radicalmente il mondo della tecnologia e anche della robotica. Si tratta infatti di una pelle sensibile al tatto, uguale in tutto e per tutto alla pelle umana, capace di percepire ogni tipo di sensazione, dal caldo al freddo.

Per il futuro si sta già pensando di rivestire una mano robotica con questa pelle di plastica, capace di distinguere la pressione della stretta di mano di un’altra persona; oppure di percepire se si sta afferrando un bicchiere freddo di una bevanda o una tazza calda di caffè.

Se “indossata” da una persona, questa pelle di plastica è in grado di elaborare la percezione del tatto ed inviarla quindi al cervello. Zhenan Bao, professoressa di ingegneria chimica alla Stanford, precisa che questi sono solo esperimenti e che ci sarà ancora molto lavoro da fare. Ma la strada tracciata è quella giusta.

Zhenan Bao, che è anche la coordinatrice del gruppo dei 17 ricercatori, ha commentato: “E’ la prima volta che un materiale flessibile e simile alla pelle riesce a rilevare la pressione subita e trasmettere il segnale elettrico al sistema nervoso”. Un’invenzione che potrebbe essere molto utile soprattutto per chi subisce dei trapianti di mano.