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robot-chirurgiaE’  un prete il primo paziente al mondo ad essere operato all’occhio mediante l’ausilio di un robot.

I chirurghi del John Radcliffe Hospital di Oxford sono riusciti a rimuovere dalla retina del paziente una membrana spessa un millesimo di millimetro che ne comprometteva la vista. Lo speciale robot chirurgo, è stato messo a punto da un’azienda olandese (spin-out della Eindhoven University of Technology).

Così hanno spiegato i ricercatori: “Nella mia mente non c’è dubbio che siamo appena stati testimoni di una visione del futuro della chirurgia oculare”. Ed ancora: “L’attuale tecnologia con scanner laser e microscopi ci permette di monitorare le patologie della retina al livello microscopico, ma le cose che vediamo sono oltre il limite fisiologico di ciò che la mano umana può operare. Con un sistema robotico, apriamo un capitolo completamente nuovo delle operazioni agli occhi che attualmente non possono essere eseguite”.

In effetti non è la prima volta che i robot vengono utilizzati nelle sale operatorie, però in questo caso l’estrema delicatezza dell’intervento ha richiesto un tasso di precisione altissimo tale che sarebbe bastato un niente a produrre danni inenarrabili.

Le prossime tappe della ricerca

In ogni caso proseguiranno i test per valutare l’affidabilità dei robot di Preceyes: la prima fase già avviata valuterà se il robot è in grado di rimuovere membrane dalla retina senza causare danni, la seconda invece consisterà nel valutare se il robot è in grado di inserire un ago sotto la retina per veicolare dei fluidi, ad esempio per l’iniezione di terapie a base di cellule staminali. Insomma la chirugia robotica aprirà e lo sta già facendo, nuovi capitoli nell’ambito della medicina.