Obesità

L’obesità è un problema con cui si trovano  sempre più a far fronte non soltanto le società industrializzate, ma anche quelle in via di sviluppo che si apprestano a diventarlo in quanto stanno adottando uno stile di vita molto simile. In particolare la situazione è critica negli Stati Uniti D’America. A nulla sono valse le campagne informative promosse sia dal Dipartimento della Salute e finanche da Michelle Obama.

Anche in Italia in effetti l’obesità e il sovrappeso riguardano sempre più la popolazione, in particolare i bambini che al Sud (in Campania) vantano il poco lodevole primato di essere i più grassi della penisola. Obesità

In particolare stando a uno studio condotto dall’Imperial College di Londra dal 1975 al 2014 l’obesità è triplicata negli uomini e raddoppiata nelle donne. In pratica su 6 miliardi di adulti nel 2014 ben 641 milioni risultano obesi. Lo studio ha preso in esame l’indice di massa corporea di 20 milioni di adulti in 186 paesi del mondo, rilevando che nel nel 1975 vi erano 105 milioni di obesi al mondo, mentre nel 2014 il numero è cresciuto vertiginosamente arrivando a 641 milioni.

Di questo passo sottolineano gli autori dello studio, se l’aumento dell’obesità avverrà al ritmo registrato finora, nel 2025 circa un quinto degli uomini (18%) e delle donne (21%) saranno obesi nel mondo, e il 6% degli uomini e il 9% delle donne saranno affetti da grave obesità.  D’altronde l’obesità si associa a molte patologie che riducono l’aspettativa di vita: basti pensare al diabete, alle malattie cardiovascolari, all’arteriosclerosi e perfino ai tumori.

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D’altronde fondamentale è la prevenzione a tavola: una dieta a base di frutta e vedura e povera di grassi e di bevande zuccherate è molto importante per rimanere in salute. L’alimentazione va poi associata alla pratica dell’esercizio fisico regolare. Nel caso di qualche chilo di troppo è bene non proporsi traguardi irrangiungibili, ma è opportuno seguire una tabella di marcia per arrivare all’obiettivo del dimagrimento gradatamente, passo dopo passo con pazienza e costanza. Lo studio è stato pubblicato su The Lancet.